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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Recupero cenobio di San Nicola di Casole: l'amministrazione spinge il progetto

Passi importanti per tentare di riqualificare il sito e la memoria storica che esso rappresenta: i resti dell'antico monastero sono oggi inglobati in una struttura masserizia. Stand-by in attesa di capire se Bray resterà ministro

OTRANTO - L’amministrazione comunale ha approvato nei giorni scorsi un progetto teso al recupero del sito di San Nicola di Casole e della memoria storica di ciò che il cenobio ha rappresentato: i resti dell’antico monastero, situati a sud del borgo cittadino, lungo la strada litoranea che porta a Capo Palascia, sono oggi inglobati in una struttura masserizia con destinazione agricola, di proprietà privata.

L’obiettivo principale sarà quello di restaurare, per garantirne una conservazione nel tempo, e quindi una testimonianza, i ruderi rimasti ancora in piedi. Si prevede anche di effettuare alcuni scavi archeologici per meglio indagare la consistenza originaria del monumento. Ciò che rimane oggi ancora in piedi ha un valore storico notevole perché potrebbe consentire di ricostruire, quanto meno, uno degli ambienti più rappresentativi del complesso monastico: la chiesa.

“Tale recupero restituirebbe ai cittadini, ma anche ai visitatori, un’idea concreta della importantissima struttura medievale che ha rappresentato, per l’epoca, uno dei centri culturali più fiorenti dell’Italia meridionale. - dichiara il sindaco Luciano Cariddi - Recuperare questo bene e renderlo fruibile a tutti, significa anche contribuire alla riscoperta di una fase storica che ha visto il nostro Salento grande protagonista dell’area mediterranea”.

Il progetto prevede, infatti, anche un lavoro di indagine e raccolta, utilizzando le tecniche moderne a disposizione, delle copie di tutti i codici casulani oggi conservati presso le biblioteche di molti Paesi. È nostra intenzione creare nel castello aragonese di Otranto una sezione dedicata al cenobio nella quale, attraverso supporti multimediali, sia possibile consultare e sfogliare tali testi e conoscerne la storia.

“Nei prossimi giorni - prosegue - verrà valutata l’opportunità di convocare una riunione con i rappresentanti delle diverse istituzioni che dovranno essere interessate a tale iniziativa, nell’intento di condividere l’idea progettuale immaginata dall’amministrazione comunale e di sensibilizzare gli Enti deputati affinché possa essere individuata la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie”, prosegue il primo cittadino.

“Avevamo già avuto modo di aprire i contatti con il Ministero della Cultura e Turismo, ma lo stop subito dal governo ci obbliga all’attesa - conclude -, per comprendere se sarà ancora o no il Ministro Bray il nostro interlocutore”.

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