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Martedì, 16 Aprile 2024
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Porto turistico, il parere negativo non ferma Cariddi: "Andremo davanti a Renzi"

Tensione in Regione, durante la conferenza dei servizi. Ribadita la contrarietà, con Sovrintendenza irremovibile. Il primo cittadino attacca via Capruzzi: "Dice no al turismo, ma approva elettrodotto e gasdotto". Ma la vicenda forse non si chiude. "Andremo davanti al Consiglio dei ministri"

MOUGNO - (Bari) – Non è mancata la tensione, oggi, presso le sedi del servizio Ecologia della Regione Puglia, a Modugno, in seno alla conferenza dei servizi convocata per il procedimento di Valutazione d’impatto ambientale e d’incidenza sul progetto del porto turistico di Otranto proposto dalla società romana Condotte d’acqua Spa.

Uno smacco, per il sindaco della Città dei Martiri, Luciano Cariddi, quel parere negativo sulla costruzione dell’infrastruttura, che chiude una parentesi lunga sette anni. Una riunione in cui s’è verificata in chiusura anche una disputa verbale, con tanto di botta e risposta, in particolare con Antonella Morga, rappresentante della segreteria regionale di Cgil.

Una diatriba incentrata sull’argomento dei sessanta posti di lavoro che non si verrebbero a creare, saltando il progetto. Circostanza che per l’esponente sindacale passerebbe in secondo piano, rispetto alle motivazioni generali per cui il progetto è stato rimandato al mittente. “A nulla è servito rappresentare l’opportunità occupazionale, diretta e dell’indotto, che l’opera garantirebbe”, commenta Cariddi. “Viene spontaneo chiedersi se i rappresentanti salentini della Cgil avrebbero condiviso tale posizione, qualora fossero stati invitati a partecipare ”. Insomma, una riunione che ha assunto quasi una connotazione da derby, in certi momenti, con fronti spaccati fra salentini e baresi animi surriscaldati.   

E’, dunque, l’atto conclusivo di un interminabile iter, ma forse non quello definitivo. Il primo cittadino di Otranto, infatti, non demorde ed è pronto a giocarsi l’ultima carta, e cioè a porre la questione direttamente davanti al Consiglio dei ministri, insieme con la società proponente “affinché si ricerchi un consenso unanime da parte delle istituzioni”.

“La Sovrintendenza non ha voluto aprire minimamente a qualsivoglia proposta migliorativa del progetto, dichiarando che ad Otranto non è possibile realizzare un porto turistico”, spiega ancora il sindaco. Il quale riserva una stilettata alla Regione Puglia e al ruolo giocato nella partita. A suo dire, “non ha risolto le proprie ambiguità che hanno accompagnato sin dall’inizio l’iter autorizzativo dell’opera”.

La Sovrintendeza, in sostanza, ha confermato anche oggi la contrarietà netta e ferma già espressa in passato, ritenendo, tout court, che l’opera non sia compatibile con “il contesto territoriale plurivincolato”, suggerendo semmai una riqualificazione del porto esistente. L’Arpa Puglia, dal canto suo, ha ribadito il proprio convincimento che il nuovo porto non sia compatibile con le “criticità ambientali già esistenti nell’area” e per via della prossimità con il Parco naturale regionale Otranto Santa Maria di Leuca.   

“Diverse generazioni di otrantini si sono interrogate sulla soluzione progettuale migliore da adottare”, dice il sindaco. “Tanti i progetti vagliati e bocciati in passato, sino all’attuale che trova, sul territorio, ormai unanime adesione”.  Ed è oggi più che mai convinto di dover andare avanti fino in fondo. “La città e il territorio tutto di riferimento non intendono rinunciare ad un'irripetibile possibilità di realizzare un’infrastruttura vitale per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica”.

Il progetto, che peraltro incontra il parere favorevole della Capitaneria di porto, dovrebbe servire a catalizzare flussi turistici, a diventare punto di riferimento sulle rotte di Albania e Grecia, a ripristinare la vecchia tratta Otranto-Grecia. Previsti 417 posti fissi per imbarcazioni da diporto medio-grandi e maxi yacht (fino a 40 metri), oltre a ottanta posti per i transiti, attracchi per le navi da crociera. 

Ma Cariddi oggi è un fiume in piena e riserva alla Regione una seconda stoccata. “Prendo atto – dice - che, stranamente, la rilevanza ambientale-paesaggistica dell’area interessata dal nostro porto turistico non sia stata preclusiva anche per infrastrutture già realizzate e autorizzate, elettrodotto e gasdotto, per i quali ha concesso il proprio decisivo assenso”.

E allora, la palla passa direttamente al governo. “Abbiamo fiducia – dice il sindaco -, viste anche le posizioni assunte dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in modo chiaro e inequivocabile, che in quella sede possa trovare ascolto e accoglimento l’aspirazione di un intero territorio che guarda ad Otranto come proprio affaccio sul Mediterraneo”. Condotte d’Acqua Spa, dal canto suo, non sarebbe contraria ad apportare modifiche per minimizzare gli eventuali impatti.

“Con fermezza, – conclude il primo cittadino -, mi sento di affermare che una comunità come quella che mi onoro di rappresentare, sempre disponibile a valutare con doverosa attenzione e senza pregiudizi ideologici, progetti di interesse strategico nazionale, che pure implicano impatti sul nostro ambiente, meriti maggiore attenzione da parte del governo nazionale e soprattutto da parte del governo regionale, i quali non possono continuare a pensare alla nostra terra come luogo utile ad ospitare infrastrutture energetiche di interesse generale (nel caso di Otranto il riferimento è a Ig Poseidon, Ndr), ergendosi invece ad inflessibili custodi della nostra integrità territoriale quando si tratta di rispondere ad esigenze di lavoro e sviluppo”. 

Alla riunione di oggi erano presenti: per la Regione Puglia Antonello Antonicelli e Rossana Racioppi del Servizio ecologia, Francesca Pace del Servizio assetto del territorio, Marco Gentile dell'Ufficio logistica e grandi progetti, Sergio Defeudis dell'Ufficio demanio marittimo; per Arpa Puglia, Nicola Ungaro; per il Comune di Otranto il sindaco Luciano Cariddi, il coordinatore dell'Ufficio piano Roberto Campa, il redattore del Pug Francesco Cellini, l'avvocato Federico Massa in qualità di consulente legale. 

Ancora: per la società Condotte d'acqua Ettore Vasco con l'avvocato Giacomo Pacelli (legale interno) e il tecnico Tommaso Farenga; per Cgil Puglia Antonella Morga; per la Direzione regionale per beni culturali e paesaggistici Francesco Canestrini; per la Capitaneria di porto di Gallipoli, il maresciallo Pasquale Di Giuseppe dell'Ufficio circondariale marittimo di Otranto.  

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