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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Niente bandiera blu a Otranto. Colpa dei questionari?

In un'inchiesta che sta spopolando sul Web, Stefano Salvi, ex inviato di Striscia la notizia, ha smascherato alcune irregolarità nell'attribuzione dei mari puliti

Otranto non rientra nel tradizionale elenco delle bandiere blu nazionali. Esclusione nobile, dunque, se si pensa al fatto che le sue acque, negli ultime stagioni, hanno primeggiato nella speciale classifica dei mari puliti. Scelta ingiusta o in qualche modo dovuta? In un'inchiesta, che sta spopolando sul Web, Stefano Salvi, ex inviato di Striscia la notizia, ha smascherato alcune irregolarità nell'attribuzione delle singole bandiere blu: risulterebbe dalle sue ricerche che il riconoscimento ambito sia assegnato attraverso la compilazione di mediocri questionari inviati ai Comuni e non attraverso i previsti controlli sui requisiti richiesti da parte della "FEE", Foundation for Environmental Education, l'organizzazione europea che si occupa di educazione ambientale.

Con il risultato che la bandiera blu non rispecchierebbe la garanzia di un mare pulito. L'esclusione di Otranto, dunque, stando a questo servizio, sarebbe figlia di un errore di compilazione del famigerato questionario: ma questo risultato è davvero riducibile ad un mero errore di compilazione? È convincente l'idea di una ingiustizia consumata ai danni della città? È sostenibile, invece, un'altra "verità"? E se, per caso, fosse più attendibile la bocciatura attuale rispetto ai successi passati? La qualità del mare di Otranto è indiscutibile. Ma il meccanismo dell'attribuzione delle cinque vele e della bandiera blu richiede altri presupposti sui quali la città non sembra (e, in verità, non sembrava già prima) molto preparata: l'efficienza dei servizi, la gestione dei rifiuti e delle acque reflue (senza dimenticare il caso ormai patologico del depuratore, che ha creato non pochi imbarazzi nelle passate stagioni) sono solo alcuni esempi.

Ad essi vanno poi aggiunti qualche scivolone urbanistico e l'anonima presenza portuale, che gravano ulteriormente sull'immagine della città. Qualcuno, in passato, aveva già ipotizzato che la posizione di vantaggio di Otranto fosse dovuta più ad una forte rappresentanza politica che piuttosto un dato riscontrabile nella realtà. Ma tra ipotesi e pareri divergenti, resta l'amarezza di questa penalità incassata in modo inatteso. Ora, non resta altro che rimboccarsi le maniche e a riacquisire quella perduta posizione di prestigio.

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