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Venerdì, 29 Marzo 2024
Otranto Otranto / Via Luigi Mariano

Un post agita la piazza virtuale, sospetti che sia causa di atto vandalico

E' una delle ipotesi per il danneggiamento del veicolo di un otrantino. Indaga la polizia. La solidarietà dello Sportello dei diritti

LECCE – Lo Sportello dei diritti, associazione leccese fondata da Giovanni D’Agata, ha preso posizione, questo pomeriggio, per solidarizzare con Luciano Esposito, ex militare della Marina e, fra l’altro, anche suo collaboratore per diverse denunce sociali.

Qualcuno, infatti, ieri sera, a Otranto (dove abita) ha sfondato il lunotto della sua autovettura, una Marea, peraltro in prima serata, fra le 19, quando è stata vista integra per l’ultima volta, e le 20, quando si è scoperto il fatto. Il tutto è accaduto in via Canonico Luigi Mariano.  

Esposito è un “cittadino senza peli sulla lingua e che da anni denuncia pubblicamente disservizi, mala burocrazia e anomalie che riguardano la propria comunità”, ricorda D’Agata. Che sottolinea: “Un episodio, in ogni caso, da non sottovalutare anche perché solo nei giorni scorsi lo stesso Esposito aveva pubblicato un post su Facebook nel quale prendeva posizione sui lavori in corso sulla villa comunale del comune adriatico, che aveva destato un’aspra discussione tra i suoi concittadini”.

La discussione è nata, per la precisione, su uno dei due gruppi locali, entrambi ribattezzati “Sei di Otranto se…” (per la precisione quello con più iscritti, poco più di mille e 500). E qui Esposito ha contestato la realizzazione dei marmi bianchi, per una serie di motivi: dalla poca fantasia, all’uso dei materiali, fino al fatto che rischino di sporcarsi in poco tempo e via dicendo. Registrando, come sempre accade quando si accende una discussione, post favorevoli e contrari. Fino, forse, a infiammarsi un po’ troppo la conversazione di gruppo, al punto tale che lo stesso Esposito ha deciso di rimuovere il post della discordia.

“Ovviamente, rileva Giovanni D'Agata, non sta a noi sollecitare gli inquirenti, che senz’altro saranno stati messi in moto dalla denuncia portata alla loro attenzione per verificare se si sia trattato di un semplice atto vandalico o di una ben più grave intimidazione. Siamo certi però, che nessuno riuscirà a mettere il bavaglio all’amico Luciano”.

Sulla vicenda è aperta ora un’indagine del commissariato di polizia locale, al quale è stata depositata una denuncia contro ignoti. Ovviamente, non è certo che l’atto sia da mettere in relazione con quel dibattito. Il danneggiamento si è verificato circa 48 ore dopo il post. Si tratta di una delle ipotesi, dunque, anche se al momento allo stesso interessato non vengono in mente altri motivi per cui possa essere finito nel mirino di qualcuno.

E comunque, nonostante il post sia stato – come detto – rimosso, la storia del lunotto rotto ha fatto in breve il giro della Città dei Martiri fino a trasformarsi in nuovo argomento di discussione sullo stesso gruppo. E di una possibile correlazione tra i fatti si è iniziato a disquisire proprio nella piazza virtuale.  

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