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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Otranto, primi bilanci dopo un'estate ricca di cronaca

Inizia l'autunno e si tracciano i primi bilanci di un'estate ricca di cronaca e povera di eventi. Riparte la sfida amministrativa: sul tavolo questioni aperte come il Pug, il porto e poi l'ambiente

Con la stagione estiva alle spalle e l'autunno che risponde presente, Otranto torna alla sua "normalità" quotidiana, priva di quel carico antropico e di quel via vai turistico tipico delle giornate di agosto. Non propriamente una "quiete dopo la tempesta", ma di certo c'è chi si rallegra di questo ritorno alla serenità (persino Maurizio Costanzo su una emittente locale ha esaltato la "tranquillità autunnale" otrantina) e chi, invece, si adegua, in un incrocio ideale di anime discordanti. Ma quando una stagione si chiude ed un'altra se ne apre, è sempre tempo di riflessione, di bilanci e di progetti per il futuro.

Che sia stata un'estate controversa quella di quest'anno è presto detto: lo si sapeva, del resto, che in giro c'era meno voglia di spendere del solito, seppur nella consapevolezza che alla fin dei conti in molti non hanno rinunciato alla vacanza. Qualche operatore turistico, intercettato prima del boom antecedente e successivo a Ferragosto, lamentava una stagione "deludente": qualche malumore forse da agosto in poi sarà rientrato (ma gli operatori stessi potranno chiarirlo in prima persona, tra qualche giorno).

Per quel che concerne altri aspetti dell'estate, deludente e sottotono è apparso il capitolo eventi, che, a parte un paio di appuntamenti più strutturati (Notte Rosa e il Concerto organizzato dall'Edison), non ha saputo proporre un cartello particolarmente appetibile. Urge rifarsi in quella fase di cui tutti discutono quasi fosse la parola magica, e, cioè, la destagionalizzazione, soprattutto se s'intende concretamente sostenerla.

È innegabile poi che quella di quest'anno sia stata una stagione, ricca di cronaca, dove è letteralmente successo di tutto: incendi, spacci, persone scomparse (e fortunatamente ritrovate), lotte a colpi di crick, turisti nervosi ed alterabili, scontri verbali di qualche esercente con ispettori del lavoro, fino al recente ritrovamento di un uomo morto in mare. In qualche caso, il troppo sole ha avuto effetti nocivi.

Dalla cronaca, per una volta, è stata risparmiata la politica e la vita amministrativa: l'anno scorso di questi tempi si discuteva di Palascia e dell'incontro romano tra i rappresentanti del governo e le istituzioni locali con annessi comitati, di Baia dei Turchi, del centro don Tonino Bello e di gasdotto, non senza momenti di discussione accesa. Oggi, invece, la gestione dell'estate ha certamente rappresentato il fulcro dell'esperienza amministrativa, soprattutto se relazionato a tutta la discussione aperta sulla questione delle concessioni balneari e sulla cronica problematica dei parcheggi nelle pinete.

Ma la ripresa a tambur battente dell'agenda amministrativa non può esulare dalle tematiche sopra indicate e da argomenti come il futuro del porto, il gasdotto, il Pug (di cui bisognerà tornare a riparlare prima o poi), la tutela ambientale del territorio (che fine ha fatto l'Osservatorio?), che rappresentano questioni aperte alle quali chi amministra dovrà necessariamente dare risposte convincenti nei prossimi mesi, per indicare alla popolazione l'idea di città che si voglia effettivamente perseguire. All'opposizione il ruolo strategico di stimolare l'azione amministrativa, denunciandone eventuali lentezze o inconcludenze, ritrovando quella vitalità, che forse negli ultimi tempi si è un po' sopita.

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