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Otranto "fuori controllo": gli ambientalisti protestano

Giù le mani dalla costa e Legambiente evidenziano il caos ambientale che agita Otranto: domani raccoglieranno firme a Porta Terra nella mattinata, intanto, un blitz di Goletta Verde al Lido dei Pini

Otranto, fuori controllo. Parola del comitato "Giù le mani dalla costa" e di Legambiente, che continuano la propria battaglia sul territorio per il rispetto delle normative sulla tutela ambientale, pur riconoscendo che "tutela e salvaguardia sembrano solo parole gettate al vento". In un proprio comunicato congiunto, i gruppi ambientalisti locali scrivono: "Nonostante siano state emanate Direttive comunitarie (Habitat e Uccelli, Rete Natura 2000, ecc.), nazionali e regionali che dovrebbero garantire la salvaguardia di territori di grande valore paesaggistico e naturalistico (Parco Costiero Otranto - S. Maria di Leuca, Area S.I.C. Alimini, ecc.) si continuano a perpetrare scempi senza che ci sia un effettivo controllo da parte delle autorità competenti. Anzi, pezzi importanti di territorio sono venduti a privati dall'Ente Regionale al solo scopo di fare cassa". Chiari i riferimenti alla Zona Alimini e alla località S. Andrea, "dove - affermano - ettari di pineta, anche prospicienti al mare, vengono ceduti a privati. Tutto ciò in un'area S.i.c., quella degli Alimini, dove dovrebbero essere attuate tutte le forme di tutela previste dalle direttive suddette e le norme di sicurezza boschiva". "Si assiste, tra l'altro, - proseguono - ad uno smembramento del sistema dunale per fare spazio a nuovi stabilimenti balneari o ampliare le concessioni esistenti, con il risultato che gli spazi di arenile pubblici non esistono quasi più. Danni considerevoli sono provocati anche alle zone retrodunali ed alla macchia mediterranea".

Gli ambientalisti denunciano di come negli ultimi anni l'apertura di nuove strade e stradine sia cresciuta in maniera esponenziale, producendo l'effetto dell'aumento della mobilità di massa ed il conseguente carico antropico all'interno di aree fortemente sensibili quali le zone pinetate del S.i.c. Alimini. "Inoltre - sottolineano - le pinete private acquistate dall'Ersap presentano recinzioni non a norma, in quanto non tengono conto delle adeguate vie di fuga per la fauna esistente. A fare da cornice a tutto ciò, c'è il paradosso della discoteca che nel periodo estivo, contravviene alle citate direttive di tutela sparando musica a palla per falchi, falchetti & co. (vedasi azioni condotte dall'Enpa di Otranto); inoltre, una serie di auto infilate in tutti i posti possibili ed immaginabili fa da contorno, in barba alle norme di sicurezza e, nonostante, l'emanazione di ordinanze che vietano in maniera restrittiva il transito e la sosta di automobili all'interno delle predette aree pinetate".

Ma gli ambientalisti otrantini ritengono doverosa una precisazione, sottolineando, cioè, che qualsiasi strategia di prevenzione, per quanto valida nei suoi principi ispiratori, sia destinata al fallimento "se non sorretta dalla partecipazione attiva degli Enti Pubblici preposti al controllo, ma anche dalla gente sia in termini di convincimenti che di azioni materiali". "La salvaguardia e la tutela del territorio - continuano - sono strettamente connesse col grado di civiltà degli uomini e alla loro cultura e sensibilità. Infatti, si rivelano insufficienti sanzioni, divieti, o altre iniziative adottate, in presenza di una coscienza sociale poco attenta alle esigenze dell'ambiente. L'opera di sensibilizzazione delle popolazioni e di informazione dei cittadini, anche con il coinvolgimento dei mass-media, non sarà mai efficace se non mira a realizzare una cultura della tutela del patrimonio ambientale, in senso lato, inteso come bene imprescindibile che appartiene alla collettività intera".

Pertanto gli ambientalisti annunciano che venerdì 25 luglio manifesteranno presso il Largo Porta Alfonsina, intorno alle 19, per sensibilizzare la cittadinanza su quello che ormai sta diventando una questione da risolvere con urgenza e per una raccolta di firme. Nella mattinata, invece, nei pressi del Lido dei Pini, i rappresentanti di Goletta Verde hanno realizzato un blitz pacifico, per ribadire un concetto semplice, ma efficace: "Sì pineta, no parcheggio".

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