rotate-mobile
Otranto Otranto

Otranto, Club Unesco: arrivata ratifica ufficiale

Ieri, in tarda serata, la Federazione nazionale, riunita a Firenze, ha ratificato il nuovo organismo otrantino, che da oggi lavora in sinergia federativa: a breve, sarà resa nota la programmazione

Il Club Unesco di Otranto ha ottenuto la ratifica da parte della Federazione nazionale: la notizia è giunta nella tarda serata di ieri, al termine di una riunione della stessa Federazione a Firenze. Con questo atto, la nascita e la recente costituzione del Club Unesco, avvenuta circa un mese fa, vengono iscritte e riconosciute nel percorso federativo: e se ai più questo passaggio possa apparire di secondo piano, in realtà, esso rappresenta un importante tassello che si aggiunge al cammino che conduce verso l'ambizioso (ma comunque complesso) traguardo del riconoscimento di Otranto quale "patrimonio dell'umanità". Infatti, la via preferenziale (non l'unica, sia inteso) in questo lungo tragitto è rappresentata dalla strategia federativa, che garantisce per l'appunto di operare nel rispetto delle direttive statutarie dell'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.

Ma, a scanso di equivoci, occorre anche ribadire che l'obiettivo unico del Club Unesco di Otranto non è solo l'ottenimento del riconoscimento tanto discusso nei giorni scorsi, a mezzo stampa, ma soprattutto la realizzazione di un programma di promozione dei grandi temi della pace e dell'accoglienza sul territorio: temi che sono affrontati e proposti attraverso un approccio culturale, poiché da sempre è convinzione propria dell'Unesco che la pace sia da "costruirsi nelle menti degli uomini", visto che è proprio dalle teste degli uomini che vengono partoriti tutti i conflitti. Promozione della pace, dunque, attraverso la cultura e le attività culturali: questa la missione prima del Club Unesco che lo rende diverso da ogni altra associazione territoriale. Ed è questo il motivo per il quale il Club si caratterizza come una realtà autonoma, che vive delle linee guida statutarie, indicate appunto dalla Federazione nazionale e da quella mondiale.

Ciò non significa che il Club Unesco non possa creare in assoluto una rete di relazioni sul territorio: ma quelle relazioni, se nascono, devono necessariamente perseguire le finalità che il Club Unesco persegue, non per una questione supremaziale, ma proprio in virtù di quelle che sono le direttive federative a cui il Club deve rifarsi. Lo stesso discorso vale per qualsiasi realtà istituzionale che voglia o debba interfacciarsi con il Club Unesco. Per inciso: il Club ha certamente tra i suoi obiettivi la promozione del territorio, ma non intesa nel senso tradizionale del termine, ossia per finalità di ordine turistico. L'unica promozione del territorio che persegue è quella che permetta allo stesso di essere riconosciuto quale luogo "messaggero di pace". Esprime, intanto, soddisfazione in merito alla ratifica di ieri sera il presidente del Club Unesco, Enrico Risolo, che, a dimostrazione dell'operosità di questo nuovo organismo, sottolinea come il Direttivo abbia già lavorato nei giorni scorsi alla programmazione delle attività future, preparando una serie di iniziative culturali, che saranno rese note nei prossimi giorni. Contemporaneamente alla presentazione delle attività, partirà anche la campagna per il tesseramento di quanti volessero aderire al Club Unesco, per aiutare a crescere questa singolare realtà del territorio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Otranto, Club Unesco: arrivata ratifica ufficiale

LeccePrima è in caricamento