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Martedì, 23 Aprile 2024
Otranto

Inseguimento con manovre pericolose, bloccati in due al largo di Casalabate

In stato di fermo due albanesi. E' la terza operazione in pochi giorni dei finanzieri nelle acque del basso Adriatico. In un caso era stata recuperata droga

CASALABATE – I traffici si fanno davvero intensi. E così, a distanza di pochi giorni da ben altre due operazioni (in una, recuperato un ingente carico di droga, nell’altra, fermati due sospetti con documenti falsi), i militari della guardia di finanza del Reparto operativo aeronavale di Bari e del Gruppo aeronavale di Taranto, hanno svolto anche due fermi. Si tratta di L.K. 34enne, con precedenti per traffico di sostanze stupefacenti, e R.M., di 26 anni, entrambi albanesi, sprovvisti di permesso di soggiorno in Italia.

L’inseguimento è scattato nella notte tra sabato 6 e domenica 7 febbraio, 9 miglia al largo di Casalabate, poco dopo le 22. I finanzieri hanno intercettato uno scafo tipo “open” di circa 7 metri di lunghezza che, viaggiando a luci spente e con un comportamento sospetto, ha subito attirato la lor attenzione.

Così un guardacoste e da una vedetta veloce si sono diretti verso il mezzo sospetto al quale, una volta raggiunto, hanno intimato l’alt secondo il codice internazionale dei segnali ma, per tutta risposta, gli occupanti il mezzo hanno lanciato il proprio scafo in fuga a forte velocità, liberandosi al contempo di vari oggetti gettandoli in mare.

L’inseguimento è durato quasi un’ora e reso difficoltoso dall’oscurità e dalle cattive condizioni del mare, (forza 3). Inoltre lo scafista, per sottrarsi al controllo, ha eseguito manovre elusive molto pericolose, colpendo persino, in una di queste, la motovedetta delle “fiamme gialle” che era riuscita ad affiancarsi.

A causa del contraccolpo dopo l’urto, uno dei due scafisti ha perso l’equilibrio ed è finito in mare, per cui i finanzieri hanno subito interrotto la corsa, prestando soccorso. Hanno tratto in salvo chi aveva rischiato di mettere a serio rischio la loro vita. Il mezzo fuggitivo, guidato dall’altro scafista, è stato catturato dai militari a circa 16 miglia a largo di Casalabate. A bordo c’erano numerose taniche piene di benzina. Il motore di cui era equipaggiato lo scafo è risultato privo di matricola. I due scafisti si sono dichiarati albanesi, ma erano sprovvisti di documenti  personali e dell’imbarcazione.

Scafo e occupanti sono stati condotti al porto di Otranto, dove i finanzieri della Sezione operativa navale locale, dopo accertamenti, ha sequestrato il mezzo navale e le taniche di benzina e tratto in arresto, per ricettazione, rifiuto di obbedienza a unità militare, resistenza e violenza a nave da guerra, nonché per l’inosservanza delle norme sulla sicurezza della navigazione, i due soggetti.

Sono in corso ulteriori indagini ad ampio spettro, anche grazie agli scambi di informazione ed alla collaborazione più stretta con gli organi di polizia albanese, per ricostruire l’intera dinamica del viaggio compiuto dai due soggetti tra le coste salentine e l’altra sponda dell’Adriatico.

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