in vela da OTRANTO a CoRFù: VIAGGIO PER LA SOLIDARietà
A trent'anni dalla Legge Basaglia, un evento curato dalla cooperativa "L'Adelfia", che percorrerà 100 miglia marine, per testimoniare la libertà da una psichiatria segregante e di pregiudizio
Redazione
07 giugno 2008 18:36
Dal 7 al 15 giugno si svolgerà la regata velica Otranto-Corfù, non un semplice evento di sport, ma momento di scambio interculturale e di sensibilizzazione verso una realtà particolare, quale quella della malattia psichica. Da Otranto partiranno in direzione Corfù due barche: "Juliet" con lo skipper Antonio Todisco e un equipaggio speciale di 8 ospiti delle comunità che fanno capo alla cooperativa sociale "L'Adelfia" di Alessano, che opera nel campo della riabilitazione psico-sociale nell'area della malattia mentale. Tra i tanti strumenti attivati da "L'Adelfia" per raggiungere gli obiettivi terapeutici c'è il corso di vela, che permette di migliorare il lavoro di gruppo e stimola meccanismi di aiuto reciproco, conciliando il tutto con lo spirito di libertà ed avventura del viaggio in mare.
La regata rappresenta un momento importante visto che ricorrono quest'anno 30 anni dalla Legge 180/78 (nota come Legge Basaglia, dal nome del suo ispiratore) che ha abolito i manicomi e fatto sì che la follia uscisse allo scoperto ed "invadesse" la cosiddetta società civile. Per singolare coincidenza, in Grecia si sta procedendo alla chiusura del manicomio di Corfù, in passato un'istituzione fortemente segregante e scarsamente umanizzata. La regata avrà allora il significato di una testimonianza, rivolta agli operatori greci, ai loro pazienti e alle loro comunità: l'obiettivo è rinforzare il messaggio di una psichiatria senza manicomi, la possibilità di un lavoro di rete, la necessità del coinvolgimento politico e culturale del territorio. Nello specifico, la regata prenderà il via dal porto di Otranto sabato e farà sosta all'isola greca di Othonì (Fano) per raggiungere Corfù il 12 giugno e poi ritornare a Otranto il 15 giugno, percorrendo circa 100 miglia marine, anche se non si escludono variazioni di programma per le cattive condizioni del tempo.
La regata rappresenta un momento importante visto che ricorrono quest'anno 30 anni dalla Legge 180/78 (nota come Legge Basaglia, dal nome del suo ispiratore) che ha abolito i manicomi e fatto sì che la follia uscisse allo scoperto ed "invadesse" la cosiddetta società civile. Per singolare coincidenza, in Grecia si sta procedendo alla chiusura del manicomio di Corfù, in passato un'istituzione fortemente segregante e scarsamente umanizzata. La regata avrà allora il significato di una testimonianza, rivolta agli operatori greci, ai loro pazienti e alle loro comunità: l'obiettivo è rinforzare il messaggio di una psichiatria senza manicomi, la possibilità di un lavoro di rete, la necessità del coinvolgimento politico e culturale del territorio. Nello specifico, la regata prenderà il via dal porto di Otranto sabato e farà sosta all'isola greca di Othonì (Fano) per raggiungere Corfù il 12 giugno e poi ritornare a Otranto il 15 giugno, percorrendo circa 100 miglia marine, anche se non si escludono variazioni di programma per le cattive condizioni del tempo.
Redazione
07 giugno 2008 18:36
