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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Fu messo in trappola durante un furto in abitazione, arriva la condanna

Gaetano Troiano, 50enne di Otranto, è in realtà sospettato di più colpi eseguiti ai danni di un anziano del posto

LECCE – Un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa subordinata al risarcimento del danno entro sessanta giorni alla vittima. Danno quantificato in 4mila e 200 euro, oltre interessi e rivalutazioni. In più, 200 euro di multa e, ovviamente, pagamento delle spese processuali per poco meno di mille e 700 euro. Questa la sentenza in primo grado emessa di recente dal giudice Silvia Minerva della prima sezione penale ai danni di Gaetano Troiano, 50enne di Otranto. L’uomo risponde di un furto in abitazione patito da un anziano idruntino, oggi 86enne, che s’è costituito parte civile.

Troiano fu arrestato ai primi di aprile del 2014 dai carabinieri della stazione di Otranto, che lo colsero in flagranza di reato dopo avergli teso una trappola. Le indagini dei militari nacquero alcuni giorni prima, in seguito alla denuncia sporta dalla vittima. L’anziano, in più occasioni, aveva notato l’ammanco di svariate banconote di denaro in casa.

TROIANO Gaetano-3I sospetti si addensarono subito su qualcuno che, per vari motivi, fosse a conoscenza di abitudini e spostamenti del padrone di casa. Doveva quindi essere, immaginarono i militari, un conoscente della vittima. E si pensò proprio a Troiano. Fu quindi organizzato un tranello.

L’anziano chiese a Troiano un passaggio per recarsi fuori città in modo da svolgere alcune commissioni. Non appena rientrato, il 50enne, evidentemente certo che l’abitazione del pensionato fosse a sua disposizione (come, forse, fatto anche in passato), entrò usando la chiave e portando via 200 euro da un contenitore dov’erano custoditi i risparmi dell’anziano.

Ad attenderlo, quella volta, c’erano i carabinieri, che si erano nascosti in casa. All’epoca l’uomo fu arrestato, ora arriva questa sentenza che riguarda, però, solo quell’episodio. In realtà, potrebbe non finire qui.

Perché già all’epoca si sospettò che, verosimilmente, approfittando della fiducia della vittima, Troiano potesse aver sottratto, in più occasioni, molti altri soldi. Ammonterebbero a circa 8mila euro, infatti, gli ammanchi del padrone di casa. Tanto che il giudice ha trasmesso copia degli atti alla Procura per eventuali determinazioni proprio sui furti subiti dall’86enne prima del 5 aprile del 2014, giorno della cattura.

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