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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Otranto

Autovelox fissi in zona Laghi Alimini. Il Comune non ha concesso l’autorizzazione

Con una comunicazione del 10 giugno i tecnici dell'amministrazione comunale di Otranto, hanno ammonito la Provincia sulla mancanza del nulla osta e dell'autorizzazione paesaggistica necessari. Gli impianti sono stati disattivati il 18 giugno

OTRANTO – Saranno i tecnici del Comune di Otranto, in caso di inerzia di Palazzo dei Celestini, a disinstallare i due autovelox in postazione fissa posizionati all’altezza dei Laghi Alimini. Il funzionamento dei dispositivi è stato già sospeso dal comando della polizia provinciale, sebbene i rilevamenti di quegli apparecchi abbiano già portato a comminare un elevato numero di multe per eccesso di velocità.

Lo Sportello dei diritti, l’associazione che per prima ha denunciato le presunte illegittimità, ha diffuso oggi il documento che spiega il motivo del passo indietro dell’ente provinciale. Il responsabile dello sportello unico per l’edilizia dell’amministrazione idruntina, infatti, già il 10 giugno, aveva scritto al presidente della Provincia e al comandante della polizia provinciale mettendo in evidenza la mancanza di qualsiasi richiesta al Comune nel cui territorio sono stati installati i dispositivi e l’assenza dell’autorizzazione della Soprintendenza necessaria perché si tratta di una zona sottoposta vincolo paesaggistico.

Insomma, par di capire che il Comune di Otranto non sapesse niente dell’esistenza dei rilevatori elettronici di velocità a pochi chilometri del suo centro abitato. Per Giovanni D’Agata , presidente dello Sportello dei diritti, si va dunque chiarendo la situazione ma restano aperti due noti rilevanti: “Ribadiamo l’appello al presidente della Provincia e al comandante della polizia provinciale affinché venga immediatamente comunicato l'annullamento a tutti coloro che hanno subìto tale ingiusto ed illegittimo accertamento per evitare la proposizione nei termini di legge di migliaia di ricorsi che andrebbero ad ingolfare la autorità amministrativa o l'ufficio del giudice di Pace preposti e che quasi certamente verrebbero accolti. Resta, comunque, il nodo da sciogliere anche per le modalità di rimborso delle somme già introitate da parte della provincia e dei punti decurtati dalle patenti di guida di coloro che diligentemente si sono affrettati a pagare le sanzioni amministrative e a comunicare i dati della patente di guida del conducente, per i quali il percorso risulta essere più gravoso al fine di vedersi riconosciuta la restituzione di quanto versato”.

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