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Il veliero sequestrato è quello utilizzato per lo sbarco: in manette i due scafisti

L'imbarcazione lunga 12 metri era stata avvistata a luci spente subito dopo il rintraccio di un gruppo di cittadini pachistani a Otranto: arrestati un 47enne e un 48enne di nazionalità ucraina

OTRANTO - Era stato immediatamente rintracciato il veliero che aveva cercato di riprendere il largo, dopo aver fatto sbarcare un gruppo di migranti due notti addietro. Vi erano forti sospetti che potesse trattarsi dell’imbarcazione utilizzata per l’ennesima, pericolosa traversata. Ora è giunta la conferma: a bordo di quel natante scortato nel porto idruntino dai finanzieri vi erano gli scafisti. Entrambi di nazionalità ucraina, sono finiti in manette. Il gruppo di cittadini stranieri, composto da 37 uomini di origine pachistana, era stato rintracciato a cavallo tra mercoledì e giovedì a Porto Badisco. Gli agenti di polizia e i militari della guardia di finanza, una volta avvistato il gruppo, aveva subito avviato la caccia all’imbarcazione e ai responsabili. Sono scattati i controlli  in mare, per individuare eventuali barche in fuga.

Le motovedette del Reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle di Bari, con il supporto di unità del Gruppo aeronavale di Taranto, hanno scovato in poco tempo un veliero, che viaggiava a luci spente allontanandosi pian piano dalla costa idruntina. Il mezzo, per caratteristiche, dimensioni e, soprattutto, nel suo modo di incedere, aveva insospettito i militari. La conferma di quei timori è arrivata poco dopo: alle intimazioni di alt, gli scafisti hanno risposto con manovre evasive e pericolose, opponendo resistenza. Ma il veliero è stato comunque fermato dai finanzieri che, saliti a bordo, hanno rinvenuto le inequivocabili tracce del trasporto dei migranti. L’imbarcazione, denominata “Ekaterina”, di oltre 15 metri di lunghezza e battente bandiera turca, è stata condotta a Otranto assieme ai due presunti scafisti. Gli accertamenti successivi, svolti dal personale del pool interforze antimmigrazione della Procura di Lecce, ha accertato la responsabilità anche grazie alla testimonianza dei cittadini pachistani.

Il video del sequestro e dell'arresto

 Il veliero, è finito sotto sequestro mentre i due scafisti, V.K. 47enne e S.M. 48enne, di nazionalità ucraina, in manette. Rispondono dei reati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, rifiuto di obbedienza e resistenza a nave da guerra, inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione. L’operazione dell’altra notte segue di un solo giorno il fermo di un altro veliero che, con uno scafista israeliano e sei migranti palestinesi, stava tentando di raggiungere la costa nei pressi di Torre Vado, nel basso Salento. Il ricorso a imbarcazioni a vela o piccoli cabinati si conferma come un sistema consolidato tra i trafficanti di esseri umani per provare a confondersi con l’intenso flusso di diportisti che, nel periodo estivo, affollano le acque del Salento.

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