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"Anima mundi" fa breccia nel cuore dell'antica Otranto

Domani, sabato 22 marzo, nel centro storico, una serata tra musica, cinema, arte con il musicista francese Sam Karpienia, il video-documentario di Cristiana Pesarini e la vena poetica di Tonino Zurlo

Domani, sabato 22 marzo "Anima Mundi" nel cuore del centro storico di Otranto (Via Maiorano) organizza una serata tra musica, cinema, arte e parole. A partire dalle 17 il musicista francese Sam Karpienia presenterà il suo nuovo lavoro discografico Les Voyageurs. Voce dei "Dupain", gruppo che ha segnato un percorso di dieci anni nella "tradinnovazione", cantando in lingua occitana, ha avuto importanti collaborazioni con Manu Théron, Gacha Empega, Manu Chao.

Alla voce di Sam si aggiungono Daniel Gaglione, che crea con la mandola un incrocio tra corde, "morbide e potenti", e Thomas Bourgeois, alle percussioni che regala suoni arricchiti da percussioni inedite con lo zarb, daf, udu, cajon. Il trio esprime una musica di origini tradizionali, ma rivisitata nell'innovazione moderna. Si parla di amore, di libertà e di viaggi, ricordando la tradizione poetica dei trovatori del sud della Francia. L'energia è rock, con lo chaabi il cui suono si sostituisce a quello elettrico della chitarra. Nel nuovo lavoro Sam ritorna con un suono acustico e la voce piena di armonia cantando, in lingua francese, "parole limpide come simboli e curve melodiche dalla bellezza cruda".

A partire dalle 20, invece, sarà proiettato il video-documentario "Flù" con la presenza dell'autrice e regista Cristiana Pesarini. Flù è un documentario sull'ecosistema del Rio Flumini in Sardegna. "Flù è il nomignolo da noi inventato per sintetizzare un grappolo di significati tra cui una derivazione di Fluò che in sanscrito vuol dire scorro, scorrere", racconta la regista. "Il lavoro svolto lungo il fiume è nato dalla mia passione per la natura, per la sua bellezza; ma durante le riprese pensavo spesso ai bambini che abitavano li vicino e che probabilmente non avevano la possibilità di vedere ciò che io stavo vedendo, e nemmeno conoscere gli animali che vivono nel loro ambiente. E così il lavoro che ho realizzato è per loro."

Alle 21 appuntamento con Tonino Zurlo, scultore e cantastorie di Ostuni. Durante la serata Zurlo presenterà alcune delle sue recenti sculture in legno di ulivo, e tra una scultura e l'altra, e un bicchiere di buon vino, introdurrà al suo universo di paradossi, ditteri popolari e storie cantate, intrecciando cultura popolare e filosofia involontaria. Tonino Zurlo è uno straordinario cantastorie e poeta popolare di Ostuni, città in cui è nato nel gennaio del 1946. Si è sempre occupato di restauro e di antiquariato. All'età di 25 anni inizia a suonare la chitarra, improvvisando i brani musicali secondo la sua filosofia: "non è importante il ritmo del metronomo, ma quello del cuore". Oramai in attività da oltre trent'anni, Tonino inventa canzoni per "un mondo diverso", in cui l'anima dell'uomo, la sua coscienza profonda possano tornare a guidare i suoi gesti. Osannato da artisti importanti (tra cui Moni Ovadia e Giovanna Marini) ha pubblicato nel 2003 per le edizioni musicali de Il Manifesto il cd "Jata Viende" (Soffia Vento).

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