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Sabato, 20 Aprile 2024
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Costa otrantina, scatta ancora un sequestro: sigilli al "Salento Beach"

A un imprenditore e al geometra responsabile dei lavori si contesta abusivismo, falsità ideologica e deturpamento di bellezze naturali

LECCE – I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso il Tribunale di Lecce, insieme al personale della polizia locale dipendente della Provincia, sono tornati in località La Staffa-Cerra, sulla costa otrantina.

Dopo aver apposto, su disposizione dell'autorità giudiziaria, i sigilli all’area dove era in corso di realizzazione lo stabilimento denominato “TwigaOtranto”, dando il via ad un caso nazionale anche perché investe un marchio di proprietà del noto imprenditori Flavio Briatore, i militari hanno oggi proceduto al sequestro dell’area di cantiere per un altro lido, il “Salento Beach” notificando al contempo il provvedimento al titolare dell’impresa e al geometra progettista e responsabile dei lavori.

Si contestano violazioni in materia “di abusi edilizi in zona soggetta a vincolo paesaggistico e abusiva occupazione del demanio marittimo”, “falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico” e “distruzione o deturpamento di bellezze naturali”. Le indagini condotte hanno consentito di accertare interventi di sbancamento del terreno, la realizzazione di manufatti non amovibili di accesso al mare per l’attività balneare in un’area interdetta perché interessata da periodici cedimenti della falesia, modifiche allo stato dei luoghi in violazione della normativa vigente e opere in difformità rispetto all’autorizzazione rilasciata dal Comune di Otranto.

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